venerdì 1 maggio 2015

Cambiare o non cambiare se stessi?

La risposta è sia un sì che un no, a seconda di come vediamo il nostro cambiare. E non importa se si pensa di voler cambiare qualcosa o tutto, il nocciolo della questione è nel punto in cui si origina la spinta a farlo. Da dove nasce l'esigenza o da dove nasce il desiderio.
E mentre mi addentro nel pensiero che vorrei esporre sento l'intrico di rami che ostacolano il passo. Molte sono le distinzioni da fare, le sentite anche voi?

Sì, cambiare.
Cambiare qualcosa di noi, modificarla, significa accogliere l'evoluzione personale. Il livello nel quale si opera dipende dal punto di maturazione e consapevolezza in cui siamo ed è diverso per ciascuno. La vita ci offre delle occasioni per rivedere noi stessi e per vederci di nuovo, con occhi differenti, e in tali occasioni può nascere il desiderio di cambiare. Talvolta si può cambiare anche senza accorgersi di farlo perché è il naturale proseguimento della vita. Si va avanti e un giorno si scopre di essere cambiati in qualche modo. L'augurio è che il cambiamento sia sempre in positivo.
Ci sono poi gli errori commessi, punti strategici per l'inizio di un cambiamento. Rendersi conto che nello sbaglio ci sono ferite da curare e nuove visioni, anche di piccole cose quotidiane, innesca il cambiamento se il cuore è aperto e senza paura, ma c'è sempre del lavoro da fare poiché nulla viene da sé. Sostanzialmente la risposta dunque è sempre sì nel caso dell'evoluzione, per adeguarsi al movimento della vita stessa che insegna e cura nonostante il dolore che vediamo e che proviamo nell'affrontarla.

No, non cambiare.
Non si dovrebbe mai cambiare per paura, né poco né tanto. Non vi dovrebbero essere bugie né alibi a giustificare cambiamenti dentro e fuori a meno che non siano dettati dal lento incedere dell'evoluzione personale, e questo perché cambiamenti che avvengono su basi non solide sono destinati a far danno. Se non diamo fondamenta stabili alla costruzione di noi stessi, così come invece facciamo quando vengono costruiti palazzi e strade, un giorno ciò che abbiamo costruito cadrà facendoci del male o facendone ad altri. Il vero cambiamento, quello che porta evoluzione, nasce dal profondo così la sua radice può nutrire gli altri rami che verranno. E il vero cambiamento ha in sé un cuore di sincerità senza incertezze.

L'amore che permette il cambiamento.
Ecco, l'amore, quello che proviamo e quello che sentiamo avvolgerci ha un immenso potere. L'amore arriva nel profondo e parte dal profondo, opera a tutti i livelli e sa creare fondamenta stabili. L'amore cura ogni ferita vecchia e nuova, rivoluziona, scombina e mette a posto. Cambia tutto.
Se lo sentite, se vi sfiora, se vi invita, lasciatelo fare, lasciate che entri e irrori i tessuti e i pensieri e fidatevi di lui. Riconoscetelo per la sua luce in voi e negli altri, la testa si farà da parte e scoprirete come è fatto il battito del cuore del mondo, della vita, della rete degli esseri viventi.
RBBetween

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