Il Futuro mi sfugge perché
sono sempre stata fedele al Presente. Lui lo sa così, anche nei rari
momenti in cui lo penso, si nasconde abilmente chissà dove. Se lo
cerco in me so che dovrei guardare il qui e adesso perché queste
sono le sue radici eppure, ugualmente, lo trovo indefinito e
indefinibile. E forse so anche il perché, ma non mi piace
ammetterlo. Sono state l'abitudine al Presente e una discreta
propensione per il Passato a lasciarmi qui indaffarata a sbrigare il
quotidiano. Forse non sogno abbastanza, o non lo desidero così
intensamente, così lui si sente trascurato e, di conseguenza,
autorizzato a sfuggirmi, magari solo per burla. Non abbiamo mai
parlato troppo noi due, io e il Futuro. Non ci siamo mai mescolati
con brio, gioia e speranza per un domani possibile tranne, forse,
quell'unica volta nella quale ho sentito il cuore battere più forte
in presenza dell'amore. Soltanto lì, limitatamente a
quell'istantanea parentesi poi rotta, ho desiderato che il seme del
calore che sentivo dentro al cuore si sviluppasse per trasformarsi in
un albero immenso e meraviglioso. Volevo stare a vedere come sarebbe
cresciuto ogni ramo, volevo vedere che tipo di foglie avrebbe
mostrato e che fiori e frutti avrebbe prodotto. Solo lì ho
incontrato la soglia del futuro. Non fraintendetemi, non l'ho vista,
l'ho solo sognata con quella forza speciale che mi era nata dentro,
frutto delle sensazioni che stavo provando. E il Futuro sa che basta
anche la vibrazione di una sola corda del cuore per accenderlo. E'
l'innesco di un sogno che vorrebbe scendere nella realtà...
Eppure, nonostante
l'eventuale assenza di questa forza rigenerante quale è l'amore, il
Futuro è qui, nel presente, ed aspetta soltanto di smettere di
essere trasparente, per accomodarsi entro le linee che lo
definiranno.
Il mio futuro... Passano i
giorni e mi dimentico che ne ho comunque uno. Che non mi precede ma
mi segue. Paradossale sensazione... Se poi mi convinco a fargli
spazio nella mia vita, ecco che mi ritrovo inconsciamente ad averne
paura. Mi sembra di dover stare per forza accanto ad uno sconosciuto
e questa cosa mi infastidisce. Così, di riflesso, mi scanso e non lo
guardo negli occhi per timore che si offenda. Se scavo un po' vedo
che preferisco il Presente o il Passato perché mi concedono la
sicurezza di non avere sorprese. Si tratta di una comodità della
quale ho necessità per compensare la perdita d'amore da un'antica
ferita. Sciocca romanticheria l'amore? Eppure, se non ci fosse questa
luminescenza interiore, qualcosa si appiattirebbe e so che il Futuro
spiccherebbe il volo con maggiore difficoltà. Le sue ali tendono ad
appesantirsi a contatto con il solo interesse senza un palpito di
cuore. E lui, il mio Futuro conosce il numero esatto dei palpiti che
sono stati. Li ha ascoltati, come sta ascoltando ciò che vi racconto
adesso, invece di parlare direttamente con lui...
Scusami Futuro, so che
dovrei sorridere e fare finta di non soffrire quando accade che un
fiotto di tristezza fuoriesce ancora da quella vecchia ferita, ma il
cammino è lento e tutta l'energia mi serve qui nel presente, per
non barcollare sotto il peso dei sogni infranti o svaniti. So che hai
pazienza e mi aspetti seguendomi da vicino con questo tuo
particolarissimo modo di fare e so anche che mi concedi di essere
totalmente assorta nei miei ricordi preferiti quando paura e
tristezza si fanno un po' più fitte. Nei ricordi belli e in tutti
quei momenti sognati dove si ripone la speranza che le cose vadano
bene c'è così tanto calore... Ti guardo e vedo che ti lasci
trascurare perché anche tu ami, ami coloro ai quali appartieni e li
perdoni anche se non ti nutrono costantemente con le loro speranze,
con la parte viva di ogni cuore umano. Così, lasciati dire che,
anche se non ti conosco, sapendo che mi vuoi bene, ho meno paura di
confrontarmi con te. Posso provare a tendere una mano nell'ignoto
concedendomi non solo la speranza ma il profondo desiderio che le
sorprese che ancora mi riservi siano tanto belle da compensare quelle
dolorose del passato. Io ti verrò incontro, quando potrò, con la
fiducia che sarà così, pur nella consapevolezza che ci saranno
magari ancora nuvole sul sole, ma anche che, se ci sarà cuore in ciò
che farò e sarò, riuscirò a cavarmela nonostante tutto.