mercoledì 24 dicembre 2014

Nel cuore, senza paura

Tutti hanno un cuore ed è un luogo importante dentro ciascuno. Brilla sempre, più o meno intensamente a seconda di quanto lo consideriamo importante, ma non smette mai di brillare, anche nei momenti di sofferenza. In questo luogo custodiamo sogni, sentimenti e persone. Non me ne voglia la mente, ma ritengo che il cuore sia un luogo migliore dove risiedere; c'è quel tipo di luminosità, al suo interno, che cura anche le ferite peggiori, quelle che il solo tempo non riuscirebbe mai a rimarginare. E il cuore può agire anche su se stesso se noi che amiamo siamo lì dentro insieme a tutto il resto. Anche se nel mondo le realtà di ciascun essere vivente sono le più disparate, quando il cuore accende la sua luce e la emette qualcosa cambia, per chi dà e per chi riceve, che ci piaccia o no. Questa è la magia del cuore, anche se qualcuno pensa che troppe parole sdolcinate siano da cestinare a priori, specialmente nei giorni di festa come questi. Giusto così solo se non c'è sincerità a monte e dentro le stesse parole. Ma se il seme del pensiero è nato dentro al cuore la sincerità sarà garantita.

Penso alle persone, a tutti coloro che hanno nel proprio cuore qualcuno. Non è un argomento facile... Penso a chi può mostrare ciò che ha nel proprio cuore ed è ricambiato, ogni giorno, e mi sento in pace perché immaginare che ciò esiste per qualcuno significa che questo qualcuno sta bene nonostante tutto, nonostante i problemi quotidiani. Significa che da qualche parte, le luci dei cuori si alimentano e si scaldano a vicenda, imparano ad amare rinnovandosi ogni volta che si confrontano così da mandare avanti la vita. Poi ci sono gli altri, quelli che hanno il cuore pieno di luce e d'amore ma sono rimasti soli con il contenuto del proprio cuore. E lì dentro, non c'è solo il sentimento, la persona che riteniamo speciale, c'è qualche lacrima, se non un fiume, c'è il dolore di una perdita, di una incomprensione, di un qualcosa che non è andato e si è fermato lì... Ed è qui che ci soffermiamo un po' anche noi, spesso, per raccogliere i frammenti di quel che resta se ne abbiamo la forza e il coraggio, oppure per imparare a guardare ciò che c'è senza farci travolgere. Ogni forma pensiero che passa da dentro il cuore diventa più forte perché coinvolge tutto di noi, totalmente, rendendo la faccenda ben più difficile da gestire. Penso a chi ha perso ed il presente ed il futuro non saranno più gli stessi... Penso all'impatto di questo stop che impone di rivedere tutto ciò che c'è nel cuore affinché il turbinìo che ha scompigliato il paesaggio interiore non impedisca di continuare a vivere ricordando la luce. Perché in certi punti della vita basta davvero poco per capovolgere tutto e iniziare a coltivare ombra in balìa del dolore, del rifiuto. Serve dunque tempo, ma non solo, serve che ci si ricordi in ogni momento possibile cosa è stato davvero importante e serve essere sinceri. Il ricordo appena sfiorato porta lacrime se intenso era ciò che abbiamo sentito e vissuto col cuore, e porta lacrime invisibili per chi non piange mai. Le lacrime invisibili sono subdole presenze che non penseremmo mai di trovare là dove un giorno le incontriamo, attaccate ad altri pensieri, ma soprattutto attaccate ad alcune reazioni, modi di fare che mostriamo, specialmente se non siamo abituati ad osservarci. Il cuore non va lasciato indurire, né va lasciato asciugare, per mantenerlo vivo ci si deve stare dentro a lavorare come in un laboratorio di artigiano. E se la felicità che sapevamo legata all'altra persona adesso non c'è, non importa, perché ci sarà la memoria di un sorriso più speciale di altri o di un momento particolare o di un abbraccio, di una frase, e non sarà solo l'immagine nella mente, sarà tutta la memoria che sta nel cuore a far andare avanti. Accettare e ammettere, senza paura di esser giudicati come rinunciatari qualora si scegliesse di proseguire il cammino da soli senza un compagno, che chi abbiamo amato ci ha colmato di qualcosa di inspiegabile, è un atto di forza.

Non è obbligatorio cedere alle pressioni altrui che dicono che da soli non si può stare, che vivere nei ricordi è negativo, lo diventa solo se non si usa ciò che impariamo nello starci a contatto. I ricordi si possono usare per migliorare il presente, sempre.
Imparare a convivere e a gestire, ma anche a conoscere bene in profondità ciò che c'è nel proprio cuore, è un percorso che può durare una vita e la scelta che operiamo ci appartiene sempre e deve appartenerci sempre, nessun altro può decidere al posto nostro per ciò che abbiamo nel cuore. Io ho impiegato molto tempo ad accettarlo per gli altri e a difenderlo per gli altri mentre pretendevo lo si accettasse per me. Non è mai facile domare il proprio ego quando c'è di mezzo il cuore che ti scombussola. Ho impiegato anni per comprendere che alla persona che ti entra nel cuore devi fiducia e libertà totale perché è così l'amarla davvero anche se l'ego, onnipresente, in virtù dei sentimenti provati, indurrebbe a fare tutto il contrario.
Ho fatto a botte con il non essere ricambiata, è vero, ma se posso salvare qualcosa da tutto questo, posso dire che ho capito qualcosa di importante, almeno per me. Ho imparato a non aver paura di scoprire che nel cuore c'è sempre chi non mi ricambia e che riesco a conviverci con una discreta dose di disinvoltura, senza più pretendere nulla come ho fatto in passato, perché forse non ho ancora esaurito tutto ciò che devo comprendere su questo argomento. E di rimando questa mia esperienza mi ha permesso di pensare che la vita non è fatta solo di stereotipi, di cose prefissate, progetti a scadenza cui ci si deve adattare pena l'esclusione dalla benemerenza altrui. Sono cresciuta imparando anche l'importanza dell'andare contro corrente quindi oggi non mi sconvolgo nel sentirmi me stessa nonostante tutto.

Non dimenticate mai che l'amare, ciascuno a vostro modo, purché luminoso, e mai morboso, è la cosa che conta di più in ogni circostanza. Per questo si deve combattere, per questo si deve lavorare su se stessi, per ritrovare il suo significato, affinché risuoni con sincerità dentro di voi. Che di problemi è pieno il mondo si sa, che di disperazione ce n'è a volontà si sa, che nelle difficoltà ci si vive è una realtà attuale ma che si può sempre ritornare nel cuore lo si sa meno. La pace passa dal cuore, dalla cura e dalla comprensione delle piccole cose, perché è su queste che si erigono le più grandi ed una base solida, lo sa anche un bambino, permette migliori e più stabili costruzioni. Il cuore insegna sempre e non smette mai di imparare.
Rita Buccini Between

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