domenica 15 aprile 2012

Rivelare i propri sentimenti

La dichiarazione d'amore nasce nel momento in cui tutto quello che si è accumulato dentro al cuore diventa incontenibile. Non credo sia perché il cuore è troppo piccolo per ospitare ciò che si prova, solo che arriva un momento nel quale non si riesce più a tacere perché questa forza, che scorre prepotentemente, travolge tutto. Sostanzialmente si arriva al momento della dichiarazione perché si è convinti e si sa cosa si prova per l'altra persona. Nonostante tutto, una dichiarazione d'amore non è mai una cosa di poco conto, anche se l'eventuale imbarazzo potrebbe sminuirne il valore. Si tratta di dare voce a quei colori interiori che rimangono dentro come sorgente di gesti o sguardi. Spesso la timidezza non fa affiorare le parole, lasciando che tutto si mostri attraverso la tenerezza e il calore che offriamo. Chi vive di parole, però, le userà come mezzo per raggiungere l'altro in modo più immediato e inequivocabile. Chi vive usando i silenzi, facendo della riservatezza un'arte che dona eleganza, adatterà la sua dichiarazione al proprio modo di essere ma, in entrambi i casi, se si giunge alla dichiarazione d'amore, si diventa consapevoli dell'urgenza del cuore. Se poi non si conosce cosa prova l'altra persona per noi, rivelare i propri sentimenti diventa un tuffo nell'ignoto. Dovrei ammettere, dunque, che una dichiarazione d'amore, in questo caso, è anche una prova di coraggio perché ci si mette in gioco, anche se, nemmeno per un istante, si pensa che quello che stiamo vivendo sia un gioco. Lì, in quel momento, teniamo in mano noi stessi per offrirci ed è la paura di un no che fa stringere lo stomaco. Eppure siamo impavidi nel cuore che palpita e palpita. Abbiamo preso una decisione non da poco, nel momento scelto ci esporremo e cercheremo di aspettare il verdetto con dignità. Solo un pensiero, solo un proposito ma la verità è che, pur nella sicurezza del sentimento provato, diventiamo insicuri per timore di quella che potrebbe essere una risposta negativa. Oppure potrebbe anche accadere che questa paura non ci sia. Ovviamente, se la frequentazione fa intuire del tenero in entrambi, la dichiarazione si veste di meno aspettative passibili di disillusione. Si camminerebbe su di un terreno quasi conosciuto e questo porterebbe a vivere il momento con minore tensione. Eppure, quando si sceglie di rivelare i propri sentimenti a qualcuno, nessuno o nessuna cosa ci obbliga, anche se i sentimenti premono e si ha la sensazione che il cuore possa esplodere. Quando ho provato ciò che ho provato per qualcuno, mi sono dimenticata delle convenzioni che vorrebbero il galateo femminile attendere la mossa del cavaliere di turno. Primo, perché non è nel mio stile essere tanto leggera nei modi, né so gustarmi i tempi, così, senza aspettare nulla, ascoltando l'enormità di ciò che avevo dentro, mi sono lanciata e, secondo, perché non avevo un ideale cavaliere ma un ragazzo che mi faceva battere il cuore a mille. Ma il lancio è stato disastroso, perché non ho controllato la velocità e non mi sono curata di verificare se l'ignoto, nel quale avevo scelto di tuffarmi con tutte le scarpe, era anche, solo per un'inezia, abbastanza morbido da attutire un'eventuale caduta. Mi sono così spiaccicata su di una magnifica lastra di granito non una, ma due volte. In una, avevo dalla mia parte l'ingenuità di un'adolescente che si innamorava per la prima volta. Nella seconda, avevo il carico di sentimenti mai perduto nella prima e molte altre speciali sensazioni splendide, e indescrivibili anche per una, come me, abituata a descrivere tutto. La lastra di granito era la stessa in entrambi i casi. Mi sono chiesta una cosa. Mi sono chiesta se rimpiango le volte in cui mi sono dichiarata... La risposta è no, non lo rimpiango, anche se, molto umanamente, qualche volta, quando ripenso al fatto che potevo godermi una lenta conoscenza, laddove poteva instaurarsi amicizia, con la rivelazione di ciò che provavo, ho bruciato il cammino ed ho ottenuto l'effetto contrario, un allontanamento invece di un avvicinamento. Vedete, con una dichiarazione d'amore, oltre la paura di lanciarsi, si evita volentieri di mettere in conto un rifiuto o un allontanamento così, quando accade, se accade, cercate di tamponare tempestivamente la ferita nel cuore, ricordando che ciò che provate è la vostra forza e fa parte di voi anche se non venite accettati. Se non piacete, pur provando tanto dentro di voi per la persona alla quale vi siete dichiarati, non lasciate che questo fiacchi la stima che avete di voi stessi. Le esperienze insegnano molte cose, la più importante delle quali è provare amore per qualcuno, indipendentemente dalla risposta che avrete in seguito alla vostra proposta. Perché ciò che porterete sempre con voi è la capacità del vostro cuore, null'altro che questo. R.B.

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