lunedì 11 luglio 2011

Adrenalina

La sua formula bruta è C9H13NO3. Si tratta di un ormone la cui sintesi avviene nella zona midollare delle ghiandole surrenali, all'interno delle cellule cromaffini. La sua formula di struttura è questa


L'adrenalina viene secreta in seguito a stimolazione da parte del sistema nervoso simpatico e dunque si può considerare un neurotrasmettitore. L'adrenalina viene prodotta in seguito ad una stimolazione emozionale, in particolare la paura, o in caso di situazioni nelle quali sia prevista una immediata reazione di fuga o combattimento.
La chimica della sua produzione prevede diversi passaggi ma qui vorrei parlare del sapore metaforico dell'adrenalina ossia del suo effetto quando entra in circolo.
Si tende ad associare l'effetto dell'adrenalina al potenziamento dei sensi che in realtà è dovuto all'azione che questa sostanza ha su alcuni organi e tessuti del corpo, infatti, l'adrenalina agisce facendo dilatare i bronchi, facendo aumentare la frequenza cardiaca e conseguentemente facendo giungere ai muscoli maggiore irrorazione sanguigna, così come ad altri organi importanti e tessuti. L'effetto è quello di svegliarsi improvvisamente, fisicamente, migliorando la reazione in velocità. Il mondo animale ce ne fa dono. L'acuirsi dei sensi è naturale conseguenza di un cuore che batte più veloce e del maggiore afflusso di sangue.
Se non è esattamente la paura a stimolare la produzione di questa sostanza nel nostro corpo, ma è, per esempio, il sentimento che guida e anima il desiderio di sfida del pericolo, o di semplice competizione, si riesce meglio ad assaporare cos'è l'adrenalina che scorre insieme al sangue. Quando è in te perché ami il rischio, ami la velocità, ami l'altitudine e sei solo tu con te stesso, e non hai rete di sicurezza a proteggerti, qualcosa cambia. Non aumenta solo il flusso sanguigno, o i polmoni accolgono maggiore aria per permetterti di aumentare la performance, vivi in quell'istante una maggiore capacità di consapevolezza perché ogni senso è attivamente richiamato in campo per l'azione. Anche l'energia che scorre insieme al sangue, mescolata ad esso, viaggia senza ieri né domani. La vivida presenza in sé diviene la base su cui poggia tutta la comprensione dell'attimo presente e vivi davvero, anche se per la sola durata dell'effetto della stimolazione emozionale. Senti tutta la realtà in una botta sola e ne diventi avido perché ti fa stare bene. Ripeto, questo può esser vero solo se non è la paura a innescare il processo. La paura improvvisa è emozione forte ma distoglie dalla percezione del gusto dell'adrenalina perché fa scappare di riflesso, non fa andare verso l'avventura.
Esiste anche lo stress adrenalinico dovuto al ritmo serrato di impegno nello studio, per esempio. Quando frequentavo l'università, ricordo volli dare due esami in meno di un mese, matematica e citologia, ma il prezzo che ho pagato è stato uno stress adrenalinico forte. Piacevole sensazione finché era attivo tutto quanto, bellissima vittoria riuscire in entrambi gli esami, sfida portata a termine con successo ma dopo il corpo invecchia un po' più in fretta, lo dico come sensazione, non come dato scientifico provato. Con l'adrenalina ti senti forte e resistente, ti senti invincibile, ti senti capace di affrontare ogni sforzo senza averne paura, ma, c'è sempre un ma, se non impari a coltivare dentro di te, e a riconquistare con pazienza, le sensazioni di coraggio e capacità, compresa l'autostima, non ottieni granché. Hai solo vissuto un'esperienza che ti ha fatto stare bene ma se sei goloso, e non sai fermarti, puoi diventarne schiavo. Le prestazioni da eroe che ci sembra di poter gestire sono effimere percezioni se basate solo sull'afflusso di sangue misto ad adrenalina. L'esperienza di questo sapore mi ha portato a capire quanto sia importante conquistarsi l'essere qualcuno capace di fare le cose senza bisogno di coadiuvanti di alcun genere. Non bevo neppure il caffè al mattino perché credo che per svegliarsi serva solo forza di volontà da esercitare ogni giorno senza cedere. Credo nella forza di volontà, anche se il percorso è più lungo e i risultati che si ottengono, anche se sono meno immediati a causa di lungo allenamento e talvolta di mancanza di forza per proseguire, sono sicuramente più duraturi nel tempo e più sicuri per la salute fisica e mentale. Certo che un po' di adrenalina ogni tanto, magari andando sulle montagne russe al luna park, fa stare in modo diverso dal solito sentirsi, e a volte serve anche questo per capire come stiamo davvero, e di cosa realmente abbiamo bisogno. Gestire se stessi è uno dei mestieri più complicati che ci siano perché non sempre abbiamo la forza per starci dietro costantemente, per vegliare adeguatamente sulla nostra stessa incolumità. Talvolta sbagliamo tanto grossolanamente da poterci definire idioti ma se coltiviamo la volontà di fare e di essere, dove possibile, persone migliori, sapremo anche come dosare in noi l'eventuale sapore dell'adrenalina. E certe sensazioni non sono solo appannaggio maschile, laddove l'uomo, il maschio, viene visto spesso come colui che deve competere costantemente per tutto nella vita. Una corsa su di un cavallo imbizzarrito che si vuole liberare di te è grande sorgente di adrenalina, o soltanto sentire il vento nei capelli mentre galoppi su di un essere vivente che pesa più di mezza tonnellata, è ancora fonte di adrenalina, ma c'è finché c'è, e basta. Se ti sai fermare prima di ripetere l'esperienza pericolosa  evitando di spingere perché accada, puoi trarne insegnamento, puoi conoscere il gusto di te stesso che si è messo alla prova. Secondo me non dovrebbero servire costanti conferme della propria forza, e qui parlo per gli uomini soprattutto che, come stereotipo vuole, si trovano a dover rinvigorire il loro ego maschile per non sentirsi dei perdenti qualora si rilassino un po'. Una volta che si conoscono non i propri limiti ma i propri punti di forza non serve esagerare nella sfida. Ma forse parlo troppo da donna, pur con nella memoria ancora il gusto dell'adrenalina che ho sperimentato nel corso della mia vita, e con il desiderio di equilibrare le cose attraverso la saggezza, o almeno ci provo. Comunque, se volete volare, volate, ma ricordate sempre la posizione del vostro artiglio personale, che stia pronto a tenervi saldi nella vita, con o senza adrenalina.

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