martedì 19 luglio 2016

Non rimandare a più tardi

Stasera, com'è semplicemente accaduto mille altre volte, ho macchiato la tovaglia. Per mia natura sono tendenzialmente pigra ma oggi ho voluto fare qualcosa di diverso, ho voluto togliere subito la macchia. E, come talvolta accade facendo qualcosa che da tempo non si fa, si comprende di più sull'argomento. Ogni brava casalinga, o casalingo, sa che se non si toglie la macchia subito, quest'ultima si secca sulla stoffa e diventa più difficile toglierla. Come accade con i dissapori tra le persone. Più tempo passa e più il rancore si sedimenta e si incrosta nutrito dai pensieri che noi forniamo attraverso il costante rimuginare senza cercare una soluzione costruttiva. Così come sembra faticoso alzarsi da tavola e smacchiare, invece di godersi qualche tempo in pace e senza pensieri dopo una lunga giornata, così appare faticoso occuparsi di ristabilire un dialogo basato sulla comprensione. Forse, all'inizio, la comprensione sarà solo da una delle due parti, mentre l'altra se ne starà arrabbiata a pensare male o a non pensare affatto, ma sappiate che è importante attivarsi per rimediare. Non andate avanti nella vita pensando o dicendo "perché devo cominciare io? Perché devo essere io a chiedere scusa anche se entrambi abbiamo i nostri torti e le nostre ragioni?"
La risposta è semplice: perché se ti svegli prima tu e te ne accorgi, o solo stai pensando a queste domande, sei pronto ad iniziare il dialogo o a compiere quel passo, anche piccolo, che fa la differenza. E che non si creda erroneamente che se nulla accade, se quel passo fatto, se quelle scuse porte non trovano corrispondenza, tutto sia vano, non è così. Ciò che facciamo oggi, con consapevolezza, senza rimandare a più tardi, nutre la luce interiore. Lo insegna una banale macchia sulla tovaglia se sappiamo ascoltare noi stessi mentre osserviamo il modo intorno a noi.
RBBetween

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