martedì 18 settembre 2012

Wolakota

In lingua Lakota Sioux significa "Amicizia con la Nazione Lakota".
L'amicizia può essere un legame molto forte e può attraversare lo spazio e il tempo in modo da far sì che i cuori di coloro che vi partecipano si tocchino reciprocamente. Questo accade se c'è condivisione di intenti, se c'è condivisione di pensiero e parola. L'amicizia permette di unire come un ponte magico persone appartenenti ad etnie diverse poiché nate in luoghi differenti del pianeta, ma accomunate da ciò che hanno dentro di loro. Ciò che la conoscenza profonda dello spirito e del proprio cuore, tramite la sincerità e la lealtà nei confronti degli altri e di se stessi, concede è ciò che abbiamo poi tra le mani quando le porgiamo all'altro per stabilire un contatto. Durante il percorso di conoscenza di me stessa ho incontrato più volte la saggezza delle popolazioni Amerindiane e ho ascoltato. Ho ascoltato parole scritte che hanno attraversato il tempo per giungere fino al giorno in cui per me era arrivato il tempo di leggerle, così come sarà per altri in altri momenti del loro percorso. Quella saggezza c'è, è l'insegnamento per il rispetto di tutto ciò che esiste poiché la vera sacralità di ogni cosa è data dal riconoscere che essa può parlarci e se riusciamo ad ascoltarla ci indicherà la via per proseguire il cammino più in armonia con il tutto. Ciò che lo spirito dell'essere umano può raggiungere tramite questo ascolto del dentro e del fuori non è solo una saggezza in più, ma è la semplice capacità del vivere ricordandosi più cose rispetto a quelle che ordinariamente e quotidianamente ricordiamo. Se l'asfalto isola l'uomo dalla Terra meno cose potranno essere considerate e ricordate mentre si va avanti. Eppure qui, dove pietra, cemento e asfalto "proteggono" l'uomo isolandolo dalle parole della natura, si parla di spirito, quello dentro a ciascuno, che vi si creda o meno, e quello fuori, che avvolge e compenetra ogni cosa. Così io credo che non sia importante il luogo dove siamo o dove siamo nati se ciò che sentiamo dentro al nostro cuore è questa specie di fratellanza con altri che la pensano nello stesso modo. Ma non si tratta solo di un pensiero poiché esso comunque nasce dalla radice che il cuore vero di ciascuno ha nutrito. E tale nutrimento è la consapevolezza di ciò che c'è intorno a noi. Quando senti che qualcuno capisce il mondo più o meno nello stesso modo in cui lo comprendi tu, quando non ti limiti a vederne solo la superficie, ti senti unito a questo qualcuno all'altro capo del mondo. Forse adesso il vero Popolo dei Lakota, e non solo loro, è formato da chiunque veda il mondo con occhi limpidi, ovunque siano. Questa credo sia la vera forza di un Popolo al di là delle etnie geograficamente determinate, perché nessuno potrà sconfiggerlo realmente. Ciò che si trova ovunque garantisce per la sua stessa continuità e la saggezza del cuore è solo il suo sbocciare. E un cuore può sbocciare in qualsiasi luogo. Ogni essere umano su questo pianeta affronta la vita respirando, camminando, da solo o in compagnia, salta ostacoli di ogni tipo, prova paura o combatte con coraggio, si affanna, si ammala o guarisce, parla, ascolta, mangia o soffre la fame, nasce o muore, si cimenta in qualche attività, impara, inciampa e cade oppure si rialza, sempre e da sempre. Già questo dovrebbe suggerire unità e possibilità di stringere amicizia nonostante tutto. Non vi sono barriere al mondo se non quelle create dall'uomo stesso e la natura insegna che in realtà ogni temporanea barriera può essere ascoltata per impararne la lezione. E la barriera cade non appena la si è ascoltata. Ho sempre pensato che nello Spirito dell'Uomo vi fosse riposta la speranza per la corretta comprensione delle cose laddove la giustizia non sia rabbia o vendetta o punizione senza appello ma consapevolezza della natura umana. L'amore che comprende il perdono non nutre né è nutrito da debolezza bensì dal coraggio di guardare senza voltare le spalle alla difficoltà dell'accettare le cose così come sono. E chi sceglie questo sentiero sa bene quanto sia difficile percorrerlo. Vivere a contatto con le forze della natura significa anche scoprire che nel pacchetto c'è il poter rivedere se stessi tramite tutto ciò. C'è fatica ma c'è verità e questo è il reale significato del sacrificio per me. Non inteso come lo si potrebbe intendere noi civilizzati, quando si pensa al sacrificio come ad una rinuncia nei confronti di qualcosa, ma direi piuttosto che, se mi si permette di giocare con l'assonanza, il sacrificio dovrebbe essere l'espressione di ciò che riconosciamo come sacro. Sacro come unico e irripetibile così da non sminuirne neppure per un istante il suo valore, qualsiasi esso sia. E sacra è ogni cosa anche se non lo riconosciamo subito, così come lo è ogni persona. Così come lo è ogni seme ed ogni radice in ogni cuore.

Ringrazio l'Associazione Wambli Gleska e il suo rappresentante Alessandro Martire per ciò che come un'onda o come il vento o come un raggio di sole hanno portato fin qui.
R.B.Between

1 commento:

  1. bellissima la tua spiegazione di "sacrificio" il rapportarlo a qualcosa di riconosciuto come Sacro, unico e irripetibile al quale si deve il massimo rispetto. Concetto che mi appartiene ma che non avrei mai saputo spiegare in modo così chiaro e conciso.
    brava R.B.Between .....grazie

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