mercoledì 26 ottobre 2011

Prendere una decisione

Quando ho bisogno di comprendere bene qualcosa, cerco mentalmente di suddividere i componenti del concetto, dopo averli individuati, per aggiungere ulteriore comprensione riferendomi al singolo significato di ogni cosa. Quindi unisco il tutto come fossero gli ingredienti di una ricetta e ho una panoramica abbastanza estesa di quello che sto cercando di capire. Questa è la premessa per affrontare la vastità del concetto di decisione, per parlarne un po' qui. Quando siamo chiamati a prendere una decisione significa che il sentiero che stiamo percorrendo sta per cambiare aspetto strutturale, almeno in parte. Magari cambia il paesaggio o ci si trova davanti ad un bivio, se non a più strade che si diramano, oppure finisce la parte in piana e inizia quella scoscesa, o viceversa, questo per sintetizzare e rendere metaforico un vasto campo di opzioni. Dunque, in un dato momento, ci ritroviamo in un punto in cui il flusso regolare del nostro scorrere quotidiano richiede riflessione e presenza. Una decisione, di qualsiasi tipo essa sia, modifica comunque il proseguo del cammino, con più o meno enfasi, ma pur sempre definendo un diverso ritmo del passo, anche solo per pochi istanti. E' un punto cruciale, secondo me. Ciascuno sa bene come si sente quando si trova a tu per tu con una decisione da prendere. Prendere significa compiere l'azione di raccogliere qualcosa per portarla con me e "prendere una decisione" significa anche portare con me la consapevolezza di aver deciso, non poi così diverso dal sapere di essere responsabile della decisione stessa. In tutto questo, nel punto di viraggio, si incontrano il prima e il dopo l'atto di volontà che definisce il decidere. E come siamo definisce come ci sentiamo prima e dopo. Come si arriva al punto della decisione dipende non solo dalla propria volontà ma anche da fattori esterni, qualche volta ci arriviamo volendo arrivarci e qualche altra ci arriviamo nostro malgrado. Quello che non cambia, arrivati a questo punto, è l'affrontarlo. Si va avanti, prendendo una decisione che porta una qualche modifica, o ci si può rifiutare di decidere proseguendo come sempre, ma credo non sia del tutto sbagliato affermare che, comunque, nel caso del non decidere, si sia paradossalmente presa lo stesso una decisione. Si è presa la decisione di non decidere. Decidere può infastidire, spaventare, essere estremamente difficile, ma è ciò che allena la volontà per arbitrare se stessi. Quando si è confusi, trovarsi nel momento di dover decidere qualcosa è una spiacevole sensazione, specialmente se siamo coscienti di questo e se siamo persone che vorrebbero sempre prendere la decisione giusta, quella che porta a proseguire il cammino sul sentiero meno accidentato. E qualche volta si sbaglia, pur avendo creduto di scegliere bene. Non siamo perfetti né infallibili anche se spesso viviamo con alte aspettative su molte delle cose che fanno parte del nostro mondo personale. Dunque possiamo concederci tempo per prendere una decisione per cercare di limitare eventuali errori. C'è chi vive prendendo quotidianamente decisioni, anche importanti, e chi rimanda o vive nel dubbio costante. E qualche volta si possono capovolgere pure questi casi laddove certi frangenti rendano l'uno indeciso e l'altro determinato. Dunque, c'è solo sempre quel punto strategico della presenza umana con tutta la sua mole di pensieri e sentimenti, in cui siamo lì da soli con noi stessi, faccia a faccia con quello che conosciamo di noi fino a quel momento e, compattando tutto in un unico bagaglio a mano, cerchiamo di attraversare la strettoia attraverso il canale della volontà decisionale, per ricomparire di là incolumi il più possibile con ancora il bagaglio in mano per andare avanti, spesso combattendo il rumore di fondo che si insinua sotto pelle per la paura di aver preso la decisione sbagliata. Poiché si tratta di un momento abbastanza delicato, averne cura sembra la cosa più saggia da fare, anche se qualche volta proprio da decisioni rapide nascono le cose che ci rendono più felici. La mente pondera, il cuore segue il calore e la luce, la pancia scalpita, comunque sia se nel prendere una qualsiasi decisione riusciamo a riconoscere qual'è, in quel preciso istante, la cosa migliore da fare o da dire, saremo certi che avremo messo piede sul nuovo tratto di sentiero che ci attende, anche se per il momento non riusciamo a riconoscerlo.

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