domenica 11 novembre 2012

Guarda gli errori degli altri e correggi i tuoi

Devo il titolo di questo post ad una frase condivisa da un amico di Facebook. Mi piace. Come si usa commentare sul social network. E mi piace anche perché è ciò che ho fatto da sempre. Proprio per guardare i miei errori ho cercato gli errori negli altri, un po' per confronto, un po' perché pur commettendo errori simili non si commettono mai nello stesso modo e in questa differenza sta la possibilità di comprendere qualcosa in più. Prendere in prestito le esperienze altrui analizzandole contemporaneamente al lavoro che si può fare su noi stessi amplia le vedute. Ed anche noi siamo il possibile specchio per altri. Fin qui la strada è semplice. Facendo questo esercizio di osservazione a doppia pista, la nostra e l'altrui, però, si può arrivare a capire anche altro. La definizione di errore. Un errore è inteso come un qualcosa che è accaduto in un dato modo diverso da come si sarebbe voluto o da come avrebbe dovuto essere. Ma non solo, si capisce anche che ogni "errore" è un atto relativo a ciscuno e non sempre un errore per qualcuno lo è anche per qualche altro. Così ciò che si impara veramente da questa osservazione è che ciascuno ha una storia a sé e molte volte non è possibile né giusto giudicare. Ci sono errori irreparabili ed errori correggibili più o meno semplicemente e la loro eventule correzione discende da ciò che siamo e da ciò che vogliamo o comprendiamo oppure no. Riuscire ad osservare gli altri per capire se stanno commettendo un errore o meno è possibile se anche su noi stessi applichiamo questa vigilanza. E quello che l'errore individuato fa scoprire è che se siamo capaci di vederlo abbiamo abbastanza consapevolezza in noi per affrontarlo e correggerlo. Talvolta ci si rende conto di aver sbagliato in modo stupido e grossolano o peggio di aver commesso un errore difficilmente reparabile così può capitare di abbattersi percependo quello che consequenzialmente crediamo essere il peso di una sconfitta. Ma l'errore è solo un passo in una direzione che non avevamo considerato. La prima spinta per correggerlo è accettare che sia così altrimenti la convivenza diventa estremamente difficile. Il peso da portare non è la sconfitta ma la consapevolezza della responsabilità delle conseguenze. Tutti, in ogni momento, siamo soggetti a sbagliare le cose in qualche modo, vuoi perché non sappiamo come muoverci o perché crediamo di saperlo fare e ci muoviamo lo stesso senza considerare tutti i fattori. Commettere errori è la possibilità che tutti hanno per imparare a rimediare prendendo coscienza delle cose che stanno vivendo. Sbagliare dunque non è un errore poiché fa parte della vita quotidiana. L'atteggiamento positivo è desiderare di rimediare ed essere contemporaneamente disposti a concedere questo agli altri.

Nessun commento:

Posta un commento