martedì 22 marzo 2011

Un seme

Un seme è un'entità distinta, che racchiude in sé tutto ciò che le serve, per poter germinare e dare origine all'individuo che il suo DNA codifica. Si porta dietro il concetto della potenzialità, racchiuso in uno spazio anche di ridotte dimensioni. Poi capita che cada da qualche parte, o sia trasportato, in vario modo, nel luogo in cui inizierà il suo percorso di crescita, la sua trasformazione in individuo. E, quando sarà cresciuto abbastanza, diverrà capace di riprodurre se stesso, creando un nuovo seme, o più di uno, per avere maggiori possibilità di riconfermare la sua esistenza, con il suo codice specifico. Questo decreta la natura. Non vi sono incertezze, né ritardi dovuti a dubbi di scelta. Un seme, con la sua immensa potenzialità ha, allo stesso tempo, una grande responsabilità nei confronti della vita. Non si può (né lo fa) concedere di interrogarsi se è meglio, oppure no, nascere nel luogo che il caso ha deciso di definire per lui. Non vi sono ripensamenti una volta che il processo si è innescato. Solo gli eventi esterni possono interrompere la sua crescita. Piogge o siccità possono creargli difficoltà, mentre la terra cerca di proteggerlo. E non è detto che la sua resistenza venga meno durante la manifestazione di eventi catastrofici. Il seme è un guerriero valoroso. Sa stare al gioco e non si lamenta se perde la partita. La sua forza è l'andare o, se preferite, l'ESSERE. La sua integrità dona robustezza alla pianta che deriva da lui, sia poi un filo d'erba o una sequoia gigante. E non crediate che sia inconsapevole di se stesso anche se potrebbe sembrarlo. Il suo non lamentarsi del dolore e delle difficoltà potrebbe indurre a credere che non si renda conto e sappia solo crescere nonostante tutto. E anche così sarebbe positivo. In ogni caso, la sua forza non viene mai oscurata, mentre si esprime con tutto se stesso. Quando la pianta madre lo rilascia nell'ambiente è pronto a partire per il suo viaggio in qualsiasi momento. Non ha paura poiché dentro di sé ha tutto il necessario per iniziare a crescere. Il suo sapere, fatto di elementi nutritivi necessari allo sviluppo, è concentrato. Il seme non disperde la sua energia perché sa che è la cosa più preziosa che possiede per la vita. E quando intorno è tutto pronto qualcosa dentro di lui si muove. Nasce una radice, ne basta una per iniziare ad ancorarsi alla Terra. Poi tutto prosegue e si muove verso la costruzione del nuovo individuo. E lì, proprio lì, dove ha preso dimora si innalzerà verso la luce del sole per abbeverarsi ad essa, sua sorgente necessaria. E, in quell'esatto punto del mondo, nessun'altra pianta esisterà finché quella che vi è nata resisterà e vivrà. Un unico, in tutti i sensi, punto di vista prezioso da ascoltare, da osservare, per ricavarne la saggezza necessaria alla vita che anche noi abbiamo, e condividiamo su questo stesso pianeta. Anche l'essere umano nasce da un seme e il processo di crescita non è poi così diverso da quello del seme di un albero o di un fiore.

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