lunedì 13 febbraio 2012

La nuda verità

Qualche giorno fa mi sono fermata davanti alla vetrina di una farmacia. All'interno della vetrina c'erano un paio di pannelli pubblicitari e delle speciali calze da donna. Uno dei due pannelli aveva l'immagine di un corpo di donna che stava indossando un body dalle caratteristiche quasi magiche. L'altro pannello reclamizzava una crema antirughe. Ma torniamo al body. L'elenco delle caratteristiche così diceva: sostiene il seno, snellisce il punto vita, contiene la pancia e solleva i glutei. Ottimo! Peccato che poi, tolto il body, il corpo, finalmente libero di esprimersi, racconti una verità diversa dall'apparenza poco prima mostrata. Inutile dire che questo body mai sarà indossato da donne che non ne hanno bisogno quindi, inevitabilmente, il risultato finale, ossia ciò che resta dopo aver tolto tale magico indumento, è la nuda verità fatta da un seno non così tonico come si vorrebbe, un punto vita che non è un punto, una pancia non piatta e dei glutei stanchi, per non parlare della presenza della cellulite, qualora ce ne fosse. Mi sono vista la scena e mi sono messa a ridere tra me e me. Ecco, se credessi davvero nel valore di un simile capo, immaginando la scena sopra descritta mi si rizzerebbero i capelli in testa per il terrore di mostrarmi così naturale a qualcuno e subito dopo correrei di volata a cercare una versione da notte per non smettere mai di apparire in modo perfetto. Mancandomi i mezzi per ricorrere alla chirurgia e non piacendomi le anestesie punterei tutto sul body. Invece mi sono messa a ridere, ulteriore conferma che sono senza speranza dal punto di vista del look. Intendiamoci, non è che non vorrei essere bella davvero fisicamente,  compatibilmente con quello che il DNA mi ha fornito, ma c'è un gancio invisibile tra me e la natura che non mi va di offendere, anche se potrei impegnarmi di più nel curare la mia immagine. In breve, cerco di accettarmi per come sono, rughe, cellulite, glutei inesistenti, seno imperfetto e capelli d'argento che ho da quando avevo vent'anni. Ho visto il tempo passare sul mio corpo e spero sempre di trovare qualcuno che la pensi come me sull'argomento, laddove con serenità si sappia guardare alla confezione d'insieme che esiste nel presente poiché il passato, fatto di tono ed elasticità, non c'è più. E se il tono e l'elasticità scarseggiano per varie ragioni nel mio corpo cerco di mantenerli invece ben presenti e in quantità nella mia regione interiore, in quell'altro corpo più sottile fatto di incredibili sfumature e colori che tutti abbiamo a disposizione. Per una donna, come credo per un uomo, quando si guardano allo specchio senza vestiti, la propria nuda verità ricorda talvolta senza pietà le fattezze umane che abbiamo e non è da tutti poterle cambiare tramite l'abile lavoro di un chirurgo estetico per soddisfare le richieste del mondo delle apparenze. Dopo aver smesso di ridere avendo immaginato, su me stessa, l'effetto dello spogliarmi di quel body, tornando seria, vorrei solo augurare a tutti una cosa, che coincide con quello in cui credo, che possiate sempre avere accanto almeno una persona che vi ami così tanto, no da non vedere i vostri difetti fisici o interiori ma che, pur vedendoli, li ami altrettanto perché fanno parte di voi, e lo spazio che resta sia riempito dalla confidenza e dalla complicità e dal sapersi prendere in giro nonostante tutto, sempre a qualsiasi età.

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