giovedì 12 aprile 2012

Alla ricerca di calore

Credo di non sbagliare dicendo che più o meno tutti conosciamo il dolore, sia fisico che interiore. Quello che mi è sempre sembrato utile, per smorzare tale sofferenza, è il calore. Un dolore fisico costante di fondo, come quando le articolazioni non si muovono tanto bene, ha bisogno di calore. Un dolore nel cuore o nell'anima, dovuto a dispiacere o per qualsiasi altro motivo lo si avverta, ha ugualmente bisogno di calore. Quando fa freddo si cerca il calore e quando si ha freddo dentro la ricerca di calore si intensifica. Non ho ancora capito esattamente dove stia il confine tra il potere del calore fisico e quello del calore affettivo, credo che si mescolino spesso poiché il bisogno di calore è più ampio di ciò che si possa credere. Credo anche che proprio in questo punto si riesca a percepire meglio il significato dell'amore. La medicina universale che accompagna l'eventuale obbligo di consumo di medicine chimiche. La chimica o l'intervento materiale come un'operazione chirurgica risolve ma non si spinge oltre e poco arriva fin dentro l'anima e il cuore per nutrire l'immenso bisogno di calore a questo livello. Nessuno strumento materiale sa arrivare in profondità. Il calore di una carezza, di un abbraccio, la presenza, le parole, la compagnia, il contatto umano anche solo fatto dello stare fianco a fianco, fornisce una dose di calore benefica che aumenta l'intensità curativa di qualsiasi medicina. Solo che questo calore non è in vendita e soprattutto l'averlo dipende dalla capacità personale di accettarlo e di mantenerlo. E se non è in vendita neppure lo si può mendicare perché ottenerne un po' dipende da come siamo fatti e da come ci comportiamo. Se risultiamo interiormente ispidi pochi si avvicineranno ma se accadesse che, nonostante l'essere rigidi e magari pretenziosi, qualcuno si avvicinasse, dovremmo poter vedere che in questa persona c'è molto amore per noi. E quando qualcuno prova per noi qualcosa, è qui che troviamo calore. E se non ricerchiamo calore perché pensiamo di non averne bisogno potremmo almeno soffermarci a riflettere a quanto prezioso sia il calore che accompagna l'amore. Il calore dato dall'amore è sempre alla sua costante temperatura a meno che non aumenti intensificando il legame tra le persone. Questo tipo di calore non si disperde nemmeno nel caso non venga accettato, se lo si sa mantenere vivo rimane dentro chi sta amando, basta non volere nulla in cambio, anche se questa opzione è la più difficile da attuare. Per scaldare se stessi è, sì, sufficiente stimarsi e avere cura di sé ma resistere a lunghi periodi in questo modo fa disperdere un po' questo calore. Ecco perché, se non la si rifiuta a priori, si cerca la compagnia, per cancellare la solitudine dal calore moderato. Qualche volta una borsa dell'acqua calda fa stare bene ma anche il fisico, poi, riconosce la qualità del calore che gli viene presentato. Così, ecco che la ricerca del calore continua, finché anche cuore e anima si sentono bene.

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