giovedì 12 aprile 2012

Potenzialità

L'idea che mi sono fatta del concetto di potenzialità riesco a spiegarmela meglio se la rendo un'immagine. Rimanendo in tema di primavera, direi che le potenzialità che ciascuno di noi ha sono come i punti in cui si formeranno le gemme sui rami. Prima che la gemma si sviluppi in un fiore oppure in una foglia o in un nuovo ramo, non sappiamo cos'è. Solo l'albero lo sa. Anche noi possiamo sapere in cosa potremmo trasformarci se impariamo ad ascoltare chi siamo. Le potenzialità esistono ma spesso non sono così facili da vedere. Talvolta si scoprono per caso mentre siamo impegnati in qualcosa di completamente differente. E' qui che si manifesta l'importanza del vedere come siamo fatti, per accorgerci di ciò che abbiamo trovato. E per vedere come siamo fatti, strano a credersi, bisognerebbe ascoltarsi. L'ascolto è un'attitudine innata ed è come l'atto del tendere l'orecchio verso qualcosa non all'esterno di noi ma all'interno. L'attenzione, nel senso di essere vigili, è strettamente correlata all'atto dell'ascoltare, sia che si tratti di ascoltare suoni captabili con l'orecchio, sia che si stia prestando ascolto nei confronti del nostro personale rumore di fondo. Dunque si ascolta se stessi per poter vedere il punto dove nasce la potenzialità. Una potenzialità è un nucleo concentrato dove c'è tutto quel che potrebbe essere e, come ogni cosa concentrata, per comprenderla e vederla, deve essere diluita, ossia lasciare che si manifesti per ciò che è. Vedere in qualcuno delle potenzialità è vedere queste gemme e chi assiste a ciò, quando sente che tali gemme possono dare splendidi fiori e, di conseguenza, frutti speciali, inizia a credere nella persona che ha appena visto. Ma, al di là del fatto che sia qualcun altro a vedere le nostre potenzialità, compito personale dovrebbe essere, in base alla percezione delle proprie potenzialità, credere in noi per imparare ad osare, ossia a spiegare le ali per imparare a volare. O, se preferite avere i piedi per terra, o soffrite di vertigini, per imparare a camminare senza mostrare passi esageratamente incerti. Un figlio stesso è in potenzialità un essere umano con molte scelte a disposizione, e come ci sviluppiamo dipende anche da noi e dalla nostra volontà benché qualcuno sia portato a pensare che non sia così. Si sa tutti che le eccezioni ci sono ma in linea di massima il timone della nostra vita lo abbiamo in mano noi, quello che risulta difficile è ricordarselo. Se vogliamo, anche le potenzialità che riconosciamo far parte di noi ci descrivono e ci permettono di ricordare che il comando passa da qui, da quello che c'è dentro ciascuno. Ecco perché è importante credere in se stessi, perché questa energia di consapevolezza è il carburante del quale abbiamo bisogno per andare avanti. E non è tutto, secondo me. Credo anche che, se riconosciamo esistere più potenzialità diverse fra loro in chi siamo, potremmo comprendere, da un altro punto di vista, il significato del potere di scegliere, non ultimo dello scegliere come dirigere la nostra vita. Scegliendo dove applicare la nostra attenzione e la nostra cura, per permettere alla potenzialità, che abbiamo scelto per interpretarci, di dipanarsi nel percorso che intanto c'è, poiché lo stiamo percorrendo, automaticamente fa scegliere la vita che vorremmo. Dopo questa scelta consapevole inizia il combattimento per difenderla dalle varie intemperie. Se poi credete nella forza e nella dignità di un albero, e vi piace pensare che possa essere un valido esempio per guidare voi stessi nel temprarvi, non dimenticate mai che i rami sono flessibili e le gemme sfidano le piogge più violente e, anche se qualcuna soccombe nella tempesta, sicuramente un albero non lascerà mai sguarnito nemmeno il più piccolo dei suoi rami di foglie o fiori.

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