lunedì 23 aprile 2012

Speranza e Pazienza

Scritte con la maiuscola perché sono vive abbastanza da insegnare qualcosa a chiunque sia disposto ad ascoltarle. Della Speranza si sente dire che sia l'ultima a morire mentre della Pazienza si sa che chi la possiede o, meglio, ne è accompagnato, riesce ad affrontare il cammino con la lentezza necessaria affinché certi particolari non vadano perduti con la fretta o l'incuria data dallo spazientirsi. Poi mi soffermo a riflettere su ciò che alcune persone dicono. "Sto perdendo la pazienza!", "Ho perso la pazienza!"; "Non ho più speranza...", "Ho perso ogni speranza". In queste frasi io credo che non ci sia l'affermazione di una realtà se non quella che il soggetto percepisce. Mi spiego meglio. L'affermazione di una realtà è come una fotografia non ritoccata, una semplice istantanea, un'immagine esatta di quello che è lì sotto gli occhi di tutti e non cambia la sua verità a seconda del punto di vista di ciascuno. Mentre la realtà percepita dal soggetto discende da ciò che prova il soggetto stesso e dunque si modifica a seconda del soggetto. La Speranza e la Pazienza sono due qualità umane, due attitudini dell'anima e del cuore che nascono dentro per vari motivi, ma una volta che sono nate esse vibrano pienamente di ciò che rappresentano con tutta la loro forza vitale e la comunicano a chi le ha in sé. La Speranza e la Pazienza in virtù della loro essenza non si esauriscono mai, ciò che viene meno, in determinati casi, è la resistenza umana. Mancata resistenza fisica o morale che dà voce al malessere percepito. E' sempre questione di spazi occupati da qualcosa. Se il dolore o il dispiacere o lo scoramento o la rabbia o qualsiasi altro sentimento prevale sul ricordo della Speranza e della Pazienza che abbiamo in noi,  diventa facile dare voce alla sensazione che né l'una né l'altra siano ancora lì a riempire il vaso di positività. Speranza e Pazienza servono proprio nei momenti più difficili. La Speranza sa accompagnare lungo il sentiero tenendoci per mano e prestandoci un lembo del suo mantello quando piove. La Pazienza guida la mano nei lavori più complessi, accompagna l'attenzione nel risolvere i problemi per evitare di trascurare qualche dettaglio importante, e culla, assieme alla Speranza, durante lunghe attese. Dunque, in base a queste caratteristiche, non ho mai creduto al fatto che siano loro ad esaurirsi o ad andarsene lasciandoci in balìa degli eventi a combattere da soli. Piuttosto, osservando bene ciò che è dentro l'essere umano, vedo in quest'ultimo la sua debolezza, fatta del cedere alla strada più rapida, dove è più facile perdere sia la Pazienza che la Speranza. Quando si perde la Pazienza ci si arrabbia e lo scoppio di energia ha il potere di spinta, magari quello necessario per uscire da una qualche situazione, e questo non è negativo in sé, poiché in certe occasioni serve anche che le cose siano così. Quello che va meno bene è perdere spesso la Pazienza, il che rende instabile il proprio equilibrio e fa stare male tutti coloro che ci sono vicino. Se si perde la Speranza si rischia di lasciare libero il posto per la malinconia, che porta a sua volta tristezza e depressione. Come un fiore che prima era turgido d'acqua e stava orgogliosamente in piedi in mezzo al prato e poi si accascia privo della forza che lo sorregge, seccandosi lentamente. Eppure credo che, se anche per una sola volta abbiamo compreso in noi ciò che danno sia la Speranza che la Pazienza, queste due presenze luminose restino per sempre dentro chi le ha provate. L'impronta è indelebile come la forza della loro essenza e poiché non sono quantificabili non possono neppure diminuire né perdersi. Se abbiamo Speranza e Pazienza, o solo l'una o l'altra, le avremo sempre. Sta a noi, nei momenti in cui la vita ci propone circostanze che mettono alla prova entrambe, puntando il dito verso i nostri punti deboli, riuscire a ricordarci della loro esistenza usandole e mescolandole a ciò che siamo, a chi siamo, per temprarci. E con questa forza potremmo camminare riconoscendo che c'è sempre una possibilità in più rispetto a quel che crediamo, sarà cura della Speranza farcela vedere mentre il compito della Pazienza sarà quello di ritagliare lo spazio nel tempo per rendere il tutto possibile.

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