martedì 10 maggio 2011

Specchio servo delle mie brame...



E' una bella sensazione essere ritenuti belli, essere ammirati, fa stare bene. Ecco allora che siamo ulteriormente incentivati a proseguire nella cura del proprio aspetto. C'è chi è esteriormente gradevole in ragione del suo DNA e chi deve lavorare per apparire migliore. Il risultato ultimo credo dipenda molto anche da come si è dentro, non solo fuori. Molti sono i pareri discordi sul concetto di bellezza perché in realtà non c'è un unico punto di partenza per dare una definizione, ecco perché è vero che la bellezza si dice stia negli occhi di chi guarda. Il mio personale concetto di "bellezza" è composto da diversi fattori mescolati insieme. Ciò che talvolta definisco bello discende in gran parte dalla sensazione che mi dà, senza guardarlo con gli occhi. Se sento che una cosa o una persona o una situazione sono positivi, già questo mi permette di instradarmi nella definizione, alla quale aggiungerò un giudizio in base alla gradazione di sensazione positiva provata. Per esempio, un oggetto davvero bello, per me, è quello fatto a mano e, anche se le sue linee non rispettassero i dettami della sezione aurea, giusto per esagerare parlando, lo troverei bellissimo perché porta, e porterà per sempre in sé, la memoria dell'impegno, dell'ingegno, del tempo, della pazienza, dei pensieri e dei respiri di chi lo ha fatto. Questo è un bell'oggetto per me, anche senza essere appariscente né alla moda. Bello e prezioso. Una persona bella, per me, è semplicemente se stessa, specialmente quando accetta o prova ad accettare senza avere paura o combattendo questa paura, i suoi difetti, continuando a sorridere, prendendosi un po' in giro, senza l'eccessiva serietà che spesso, portando ad essere permalosi, rende meno fluidi indurendo un po' l'animo. La sua vera bellezza passa dal suo cuore e non importa che i capelli siano scompigliati dal vento o gli abiti siano sempre gli stessi o che la schiena sia curva, o ci siano dei chili in più, non importa l'età che lascia segni al suo passaggio.  A che serve davvero avere sempre la faccia levigata fino ad arrivare a non poter più muovere i muscoli e non riuscire più a sorridere con naturalezza? A cosa serve? Trovo solo risposte superficiali perché gli stessi motivi non sono profondi. C'è chi dice che si fanno le cose per dover stare bene con se stessi, ma la legge dell'eccesso vale anche qui. Stare bene secondo me è ascoltarsi abbastanza da riconoscere dove o cosa si sta facendo o come lo si sta facendo, ma non sempre, credetemi, è facile ascoltarsi chiaramente. L'importante è provarci. Invece di invidiare chi è più bello di noi, se tale lo giudichiamo, secondo me senza essersi realmente guardati in profondità, osserviamolo, e diveniamo critici prendendolo ad esempio. Non penso che sia difficile capire se quella che giudichiamo bellezza altrui sia frutto di immenso sforzo o di naturale assecondare l'emergere del benessere interiore. Chi è bello davvero brilla e, anche se non tutti lo percepiranno allo stesso modo, credo che se ne accorgeranno lo stesso. Biancaneve è se stessa ed è sincera, per questo è più bella della matrigna che, anche se bella in volto, poi trasformandosi, rivela la sua reale natura attraverso le sue intenzioni e la sua invidia.

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