mercoledì 10 agosto 2011

Pensiero della sera

Da piccola, ricordo che i nonni ci insegnavano a dire le preghiere prima di andare a dormire. Finché siamo bambini non possiamo fare altro che ascoltare le indicazioni di chi è più grande di noi, e questo semplicemente perché non abbiamo argomenti o motivazioni per replicare nel bene o nel male. Ci manca l'esperienza necessaria a prendere una qualsiasi decisione per noi stessi, finché non diventiamo più grandi, finché non cresciamo e impariamo a pensare con la nostra testa. Imparare le preghiere a memoria faceva parte della tradizione che avevano vissuto i genitori e i nonni. In fondo, anche se non capivo totalmente il significato, mi adeguavo. E ogni sera recitavo la preghiera. Era un momento particolare, di raccoglimento mentale, anche se non me ne rendevo conto. Crescendo ho sviluppato i miei pensieri e ho trasformato questo momento serale in un tempo per ricapitolare la giornata. Lo prendevo come un esercizio per rafforzare la memoria e contemporaneamente per rendermi conto di ciò che avevo fatto nella giornata appena trascorsa. Per andare a caccia di tutti quei piccoli errori quotidiani che, se trascurati, diventano pieghe del carattere difficili da stirare. Per esempio se, guardando come mi ero comportata, vedevo che avevo fatto soffrire qualcuno o ero stata scontrosa o troppo pigra o non avevo fatto i compiti che avrei dovuto fare o avevo mancato di rispetto ai nonni o ai miei genitori, come talvolta accadeva data la mia propensione a ribattere sempre su tutto, cercavo di farmi una promessa per l'indomani. Mi promettevo di vegliare sul mio comportamento di modo che se mi fossi comportata malamente, vedendomi come non mi piaceva essere, avrei potuto cambiare qualcosa in quel momento. La lotta è sempre stata dura e non sempre vinta ma gli anni mi sono serviti per allenarmi in queste operazioni di doccia psicologica serale. Per lungo tempo, da ragazzina, questa è stata la mia strana preghiera serale. Non me ne vogliano i più religiosi ma ho creduto fosse più importante cercare di ripulire i miei difetti, se li riuscivo a vedere, piuttosto di ripetere costantemente delle parole che non riuscivo a sentire con un vivo significato per la mia realtà quotidiana. Mi sembrava meglio, in ogni caso, essere pulita nel mio cuore, per poter magari un giorno comprendere davvero il significato di una qualsiasi preghiera. Tutt'oggi cerco di andare a dormire avendo cura di fare le stesse operazioni di "pulizia" dell'anima, per vedere dove ho sbagliato. C'è da dire che ci sono fatti che, per il loro accadimento e la mia responsabilità in essi, mi portano a rivederli e riviverli molto spesso, anche di giorno, perché per il momento non trovano la pace di una sistemazione nella comprensione. Sono dei pesi dentro, nei pressi del cuore, per aver ferito persone che si amano e che, senza riceverne perdono dalle stesse, stanno lì a vagare in me, alla ricerca costante di una collocazione. Ci sono dispiaceri che fanno sovente compagnia a questi pesi e nemmeno il loro farsi compagnia cambia di molto il risultato. Ma so una cosa, che servono tempo e profonda comprensione per fare in modo che ogni tassello trovi un suo posto nel disegno della vita. E perché accada questo non bastano tutte le preghiere del mondo, serve amore, null'altro che amore.
Andare a dormire avendo dentro cumuli di pensieri irrisolti e tumulti che intaccano la pace, che dovrebbe nutrire ogni cuore, non fa bene e non servono medici né luminari per capirlo, ecco perché, operare una risoluzione per concludere in pace la serata, fa stare meglio. Avere cura di se stessi passa anche dall'accorgersi di questa piccola cosa. Andare a dormire arrabbiati poi è come bere una tazza di veleno. Mi rendo perfettamente conto che le mie sono solo parole ma spero sempre che qualcuno che legga e condivida il pensiero ci sia. Che lo condivida nella sua vita quotidiana e lo usi come trampolino per una sua riflessione personale in merito. Chi riesce ad andare a dormire in pace avendo visto di sé qualcosa di buono, o ben fatto, che rispetti l'altro, che abbia visto amore invece di odio o rancore o distanza, sono sicura che, nonostante tutti gli altri problemi che potrebbe avere, si sveglierà con i colori dell'alba più vividi dentro se stesso e potrà provare a posare il proprio passo con un po' più di sicurezza sul sentiero della vita. La sicurezza di stare bene con se stessi che genera onestà e buon senso e apre il cuore sciogliendo, talvolta, anche quei nodi che a prima vista sembrano impossibili da sciogliere.
Buona notte di pace e buon risveglio di luce.

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