martedì 14 giugno 2011

Quando spunta un fiore

Più o meno tre anni fa trovai abbandonata, vicino ad un cassonetto, una pianta da appartamento, in cattivo stato, ma era ancora viva. Sofferente ma viva. La portai a casa con la speranza che almeno avrei provato a farla stare meglio. Non sono un giardiniere esperto, però ci provo, e chiedo perdono a tutte quelle piante che testimoniano talvolta il mio essere maldestra nei loro confronti. Comunque quel giorno la pianta venne a casa con me, dove le cambiai il vaso, le misi della terra nuova, le portai acqua, e aspettai. La trovai in tarda primavera, era abbastanza caldo anche di notte per lasciarla fuori a respirare, e a prendere tutta la luce che poteva di giorno, tenendola ovviamente lontana dai raggi diretti del sole che l'avrebbero bruciata. Ci mise tanto ad adattarsi ma non si seccò. Rimase piccola, con le foglie poco sviluppate per almeno un anno. Autunno e inverno trascorsi in casa, vicino ad una finestra. Poi di nuovo fuori con il caldo, sul terrazzo. E così via. Quest'inverno le ho cambiato stanza, per sfruttare il fatto che lì c'era più luce. Ho trovato un concime già diluito in modo ottimale per non bruciarle le radici e ho continuato ad aspettare. Qualche giorno fa è spuntato un fiore bianco. E' stata una gioia vederlo, forse anche per il fatto che non era una cosa scontata che potesse accadere. E' stata una di quelle cose che riescono a conquistarti il cuore e a farti sorridere con tutta te stessa. Puoi dire soltanto che è bello, perché qualsiasi altra parola ti fa perdere, alla ricerca della definizione adatta che difficilmente troverai. Ti arrendi così all'evidenza di un sentimento indefinibile, grande, speciale, molto simile a ciò che si prova  quando la persona che ami ti sorride.

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