martedì 12 aprile 2011

Glicine

Questo breve pezzo l'ho scritto il 10 aprile del 2008.

GLICINE
Quando lo comprai era alto più o meno quanto me. Stava in un vaso di medie dimensioni e il suo fusto era sottile e flessibile. Aveva ancora qualche grappolo di fiori viola e poche foglie verde chiarissimo. Decisi di cambiarlo di vaso e di lasciare che crescesse nell'angolo in fondo al giardino. Sapevo che si sarebbe arrampicato per trovare la sua strada su per il muro e ben oltre questo confine. Il glicine è una pianta robusta. Avete mai visto quando il tronco si ispessisce e ingloba anche le inferriate che circondano certi giardini? Sembra impossibile. Sembra quasi il corpo di un serpente che circonda la sua preda. E' irriverente per  la sua libertà di andare dove vuole, non conosce ostacoli. Vive. Puoi potarlo per farlo andare dove vuoi tu, ma non si arrende facilmente e appena ributta fuori un ramo si attacca e prosegue il suo percorso. Lo si potrebbe definire invadente, ma sarebbe solo un'opinione dettata dalle regole alle quali sottostiamo per ottenere un giardino curato. Al glicine non importa di apparire aggraziato nella forma. Tuttavia lo è quando mostra la sua magnificenza nella fioritura primaverile. A questo punto gli si perdona tutto. Satura l'aria di profumo per sottrarci la mente alla percezione dei gas di scarico cittadini. Grazie per questo, e per il colore che solletica il ricordo della tenerezza. Tenue come la gentilezza. Dobbiamo goderci questi giorni di fioritura, poi sarà lasciato spazio al verde e il ciclo della vita proseguirà. 
Un rampicante è difficile da uccidere. Ha radici forti e profonde come quelle che sa forgiare la volontà di chiunque preferisca la vita alla morte. Se il viaggio delle esperienze lungo il cammino sapesse attaccarsi anche all'appiglio più piccolo, come un ramo di glicine, avremmo più memoria alla quale attingere, per trovare la forza di combattere contro chi taglia parti di noi per renderci più simili gli uni agli altri. In questo giardino globale veniamo coltivati, estirpati o potati delle identità pericolose che possono minacciarne l'aspetto uniforme. Ma la realtà della nostra natura è più forte di qualsiasi potatura e la bellezza della nostra potenzialità di fioritura è innegabile. 


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