domenica 24 aprile 2011

Uova e origini

Facendo una piccola ricerca sul web, ho trovato notizie sull'origine dell'usanza della sorpresa in un uovo pasquale. Nel 1885, lo zar Alessandro III e sua moglie Maria, nel giorno di Pasqua, festeggiavano il loro anniversario di matrimonio. Lo zar volle regalare alla moglie un oggetto di oreficeria, che commissionò a Peter Carl Fabergé. L'orafo progettò, per l'occasione, la prima delle sue famosissime uova. Fu lo zar a volere che l'uovo contenesse una gallina, al cui interno doveva trovarsi una corona imperiale con,  all'interno di quest'ultima, un ciondolo con due rubini a forma di uova. L'uovo era l'involucro prezioso per una sorpresa altrettanto preziosa. La zarina apprezzò molto il dono e lo zar decise che da quel momento in poi, ogni anno, a Pasqua, si sarebbe ripetuta la commissione a Fabergé di un uovo con sorpresa. La tradizione durò fino all'anno 1917. Questa sembra sia l'origine della sorpresa nell'uovo di Pasqua.
E lo stesso uovo è simbolo di origine. L'origine della vita passa dall'esistenza dell'uovo. Nascere dall'uovo è simbolo anche di ulteriore nascita, ossia rinascita, ogniqualvolta che dal proprio involucro riusciamo ad uscire. Il guscio dell'uovo, pensando a quello degli uccelli, è robusto per proteggere la futura vita che si sta formando al suo interno. L'uovo che dà origine ad un essere vivente all'interno del corpo della madre non ha lo stessa simbologia legata al guscio, seppure nella sua sembianza di maggiore delicatezza è pur sempre capace di riportare la mente alla custodia della vita. L'uovo racchiude tutto ciò che serve per innescare un inizio. E l'inizio di qualsiasi cosa è un'origine. Dentro l'uovo l'ambiente è sicuro e questo permette la corretta formazione del nuovo che verrà. L'uovo è nutrimento completo, metaforicamente parlando e, nonostante tutto, la sua contemporanea essenza di forza e fragilità, lo rende prezioso. Servono consapevolezza e responsabilità per maneggiare un uovo, così come servono per gestire qualsiasi altra cosa della quale intuiamo la natura delicata. In questo pensiero c'è un'altra origine, quella che porta verso il riconoscimento della strada che possiede un cuore.

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